Gustave Klimt è uno degli artisti austriaci più importanti vissuti a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Nel suo percorso artistico si è distinto per essere uno dei più illustri esponenti della Secessione viennese, un movimento artistico che voleva rompere con la tradizione pittorica per rispondere in maniera più pronta alle esigenze della società del tempo. Klimt si batté per dare all’arte un nuovo status e maggiore considerazione. Le sue opere sono oggi replicate in ogni forma e dimensione e sono spesso usate per decorare le pareti domestiche.
Dal 27 ottobre 2021 è possibile ripercorrere le vicende pubbliche e private del grande artista austriaco grazie a una mostra organizzata al Palazzo Braschi di Roma. Le vacanze natalizie potrebbero essere un buon momento per fare una gita fuori porta e dedicare qualche ora all’arte, soprattutto se di livello così alto.
L’arrivo dei quadri di Klimt nel 2021 in Italia non è di certo casuale. Un secolo fa, nel 1910, l’artista aveva esibito alcune delle sue creazioni alla Biennale di Venezia ed era stato poi premiato nel 1911 all’Esposizione Internazionale d’Arte. Quale modo migliore per celebrare questo anniversario se non riportare i quadri dell’artista nel Bel Paese?
Klimt. La Secessione e l’Italia
La mostra ha come titolo Klimt. La Secessione e l’Italia. Grazie a più di 200 opere, viene ripercorsa l’intera parabola artistica di Gustave Klimt. Viene indagato il suo ruolo di cofondatore della Secessione viennese e si esplora il suo rapporto con la nostra penisola raccontando dei suoi viaggi e delle sue esposizioni di successo.
I curatori della mostra sono voluti andare alla ricerca di un artista inedito, esponendo non solo le sue opere, ma anche documenti che ne testimoniano la personalità e la dimensione privata. Il Klimt rappresentato è sia il grande artista pubblico, ma anche quello privato. In questo modo, si può avere una visione a 360° e completa dell’artista senza prediligere un aspetto su un altro.
Quali quadri sono presenti nella mostra?
I visitatori e le visitatrici di Palazzo Braschi avranno modo di ammirare da vicino alcuni tra i quadri più importanti e conosciuti dell’artista. Tra questi ricordiamo Giuditta I, la Signora in bianco, Amiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl. L’ospite d’eccezione è Ritratto di Signora, il quadro realizzato dall’artista tra il 1916 e il 1917 che è diventato tristemente famoso per essere stato trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e poi recuperato in tempi recenti, nel 2019. Sono presenti anche disegni, manifesti d’epoca e sculture.
A decorare le pareti del grande palazzo rinascimentale romano non ci saranno solo le opere di Klimt, ma anche quelle di altri grandi autori del movimento la Secessione viennese. Tra gli artisti ricordiamo Josef Hoffmann, Koloman Moser, Carl Moll, Johann Victor Krämer, Josef Maria Auchentaller, Wilhelm List, Franz von Matsch e molti altri.
Per testimoniare la presenza di Klimt nel nostro paese, sono state raccolte cartoline autografe che documentano i suoi viaggi in Italia. L’artista visitò Trieste, Venezia, Firenze, Pisa, Ravenna – dove si appassionò ai mosaici bizantini – Roma e il lago di Garda che fu fonte di ispirazione di alcuni dei suoi paesaggi. Dato che il passaggio di Klimt fu importante per l’evoluzione delle opere di alcuni artisti italiani, la mostra espone anche quadri di Galileo Chini, Giovanni Prini, Enrico Lionne, Camillo Innocenti, Arturo Noci, Ercole Drei, Vittorio Zecchin e Felice Casorati. Questi artisti furono tra i più ricettivi del linguaggio klimtiano e diedero vita alle esposizioni di Ca’Pesaro e della Secessione romana.
Le opere esposte di Klimt sono state prestate eccezionalmente dal Belvedere Museum di Vienna e dalla Klimt Foundation. Fondamentale anche il contributo di fondazioni private come la Neue Galerie Graz.
La ricostruzione di pannelli perduti
In occasione di questa grande mostra, Google Arts & Culture Lab Team ha collaborato con il Belvedere di Vienna per ricostruire digitalmente i pannelli a colori di tre quadri dell’artista andati perduti a partire dal 1945. Si tratta di tre quadri, noti come Quadri della Felicità, che rappresentano allegorie della medicina, della giurisprudenza e della filosofia e che Klimt realizzò tra il 1899 e il 1907 per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna. Quest’ultima rifiutò le composizioni perché le ritenne scandalose. Di queste tele oggi ci rimangono solo delle foto in bianco e nero comparse su giornali dell’epoca. Attraverso una sorta di intelligenza artificiale, nota come Machine Learning, e la consulenza del dott. Franz Smola, si è proceduto a tentare di ricostruire i quadri. I risultati potranno essere ammirati a Palazzo Braschi.
Informazioni per visitare la mostra di Klimt a Palazzo Braschi
Gli orari
La mostra sarà visitabile fino al 27 marzo 2022 secondo i seguenti orari:
- dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle 20:00;
- il sabato e la domenica, dalle ore 10:00 alle 22:00.
La biglietteria chiude un’ora prima della chiusura della mostra. Il museo rimarrà chiuso nei giorni 25 dicembre e 1 gennaio. Il 24 e 31 dicembre, l’apertura sarà dalle 10:00 alle 14:00, mentre il 27,28,29 e 30 dicembre dalle 10:00 alle 22:00.
Visite speciali
Dal 13 novembre 2021 all’8 gennaio, ogni sabato mattina (unica eccezione domenica 26 dicembre), è possibile effettuare una vista accompagnati da un operatore didattico, previo preacquisto obbligatorio della visita e dell’ingresso alla mostra.
Biglietti
L’ingresso alla mostra costa 13 euro per gli adulti, mentre il biglietto ridotto costa 11 euro. Per gli alunni in visita alla mostra, il costo speciale è di 4 euro mentre il docente accompagnatore entrerà gratuitamente. Per le famiglie composte da due adulti e figli al di sotto dei 18 anni il biglietto d’ingresso è unico e ha un costo di 22 euro.
Sarebbe meglio acquistare online i biglietti per evitare assembramenti all’ingresso.
Convenzioni
Acquistando il biglietto per la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia sarà possibile visitare anche la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a un prezzo ridotto (7 euro). La stessa convenzione vale anche al contrario: chi acquista un biglietto per la Galleria, potrà visitare anche la mostra a Palazzo Braschi pagando il prezzo del biglietto ridotto.
Non sarà possibile entrare gratuitamente nella prima domenica del mese poiché il museo non rientra in quelli interessati dalla promozione.
Altre mostre da vedere a Roma
Le feste natalizie sono l’occasione perfetta per andare in giro per musei. Oltre alla mostra dedicata a Klimt, nella capitale c’è la mostra Inferno dedicata al Sommo Poeta alle Scuderie del Quirinale.